Il discorso sulle modalità di retribuzione merita sicuramente un po’ di attenzione. Ci sono diverse questioni che devono essere affrontate in questi termini. A tal proposito possiamo parlare dei voucher 2020 per lavoro accessorio che ben funzionano per l’adempimento del pagamento di prestazioni di lavoro quali quelle dei camerieri. Dopo aver infatti parlato dei software per la gestione delle comande di un ristorante, é inevitabile non porre l’attenzione anche riguardo alla sfera che riguarda le modalità di pagamento di coloro che lavorano come camerieri.
In questi termini non si può non parlare dei voucher 2020 cercando di fornirne alcune definizioni riguardo a quelle che sono le direttive dell’anno in corso.
I buoni 20/20 sono un modo efficace per fornire un nuovo servizio o prodotto, come il cibo. Sono anche conosciuti come pubblicità “senza marchio” perché possono essere utilizzati da qualsiasi azienda che venda beni e servizi ai consumatori per far conoscere il loro nome con un piccolo sforzo da parte loro per coprire i costi!
Voucher 2020
Prima di tutto iniziamo col fornire una definizione di voucher.
Un buono è un oggetto di valore negoziabile che può essere scambiato per l’acquisto di un altro bene o servizio in una data successiva.
I buoni sono stati introdotti per la prima volta in tempo di guerra, quando era impossibile barattare con cibo e altre necessità a causa delle restrizioni al commercio imposte dalle potenze dell’Asse in Europa, Giappone e alleati; ma anche prima di allora la gente scambiava oggetti comuni come vestiti ecc, specialmente se uno non poteva permetterseli – gli schemi di pagamento per i poveri esistevano fin dal Medioevo!
Ci riferiamo al cosiddetto buono lavoro. Una modalità di retribuzione di lavoro occasionale di tipo accessorio. Dal 2017 però questa modalità è stata abolita e ha subito alcuni cambiamenti. Le nuove discipline che gestiscono il cosiddetto lavoro accessorio prevedono alcune limitazioni. I prestatori sono obbligati a registrarsi al sito dell’Inps per ricevere il pagamento poichè sarà l’Inps stessa ad erogare la retribuzione. Dall’altra parte i committenti avranno l’obbligo di fornire all’Inps le informazioni necessarie affinché tale passaggio di soldi avvenga.
Nuove regole voucher 2020
Da quando i voucher 2020 sono stati reintrodotti è stato possibile notare che questi hanno subito alcune modifiche. Essi sono presentati come due forme completamente differenti. Si tratta principalmente di due forme di voucher Inps: uno è destinato alle famiglie, mentre l’altro è destinato alle imprese. Nel primo caso è possibile richiedere un libretto elettronico all’interno del quale vengano versati i pagamenti in voucher Inps dell’anno in corso.
In base a quanto detto, secondo le direttive del 2020 dell’Inps è previsto che per riuscire a godere delle prestazioni promosse dalle nuove disposizioni è necessario che entrambe le parti siano iscritte al sito dell’Inps. Negli ultimi periodi i pagamenti con voucher sono stati esteti anche a settori come quello del turismo, dell’agricoltura o degli enti locali. Ciò è stato reso possibile dal governo Conte che ha esteso un decreto dignità voucher 2020.
Andando più nello specifico, potremmo dire che queste regole prevedono: che entrambe le parti effettuino una comunicazione Inps necessaria per poter ricevere ed effettuare il pagamento.
Tale comunicazione può essere effettuata servendosi del modello fiscale F24. Tale situazione non è una vera e propria novità poiché principalmente ciò che accade di diverso rispetto agli anni precedenti riguarda il fatto che prima l’acquisto dei voucher era concesso per via telematica. Oppure presso tabaccherie o banche, mentre ora è ad uso esclusivo del sito dell’Inps.
Ad oggi il pagamento dei voucher avviene esclusivamente mediante il sito dell’Inps effettuato non oltre il 15 del mese.
In base a quanto detto i prestatori sono costretti a presentare la comunicazione dell’Inps circa 1 ora prima del pagamento. CIiò può avvenire o mediante la piattaforma telematica oppure chiamando il call center in questione.