Come scegliere le migliori farine per la pizza.
Farine per la pizza. Tutti coloro che, per mestiere o per semplice passione, intendono preparare la classica pizza, dovranno conoscere le migliori farine per la pizza in commercio da utilizzare al fine di creare al meglio il proprio prodotto.
Per coloro che hanno intenzione di preparare la pizza classica, è imperativo che usino farine di alta qualità. Questo assicurerà che la loro pasta abbia tutte le sue esigenze nutrizionali soddisfatte e non sarà troppo secca o stantia quando si mangia in confronto ad altre pizze fatte con ingredienti di qualità inferiore
Una manciata di tipi diversi può andare bene in qualsiasi ricetta per il pane – anche se alcuni funzionano meglio di altri a seconda del profilo di sapore che si vuole ottenere! Il tipo di farina ha un impatto non solo sul gusto ma anche sulla consistenza, quindi tenete queste informazioni a portata di mano.
Attraverso questa sorta di guida elencheremo tutte le migliori farine utilizzabili per l’impasto della pietanza più amata al mondo: la pizza.
Conoscere le farine che si utilizzano risulterà fondamentale per la preparazione e la riuscita finale del prodotto, spesso causa di insuccessi e lamentele.
Sapere quale farina usare per una pizza sarà come la differenza tra cuocere il pane o convertirlo in naan.
Un buon primo passo nella preparazione della torta è sapere di che tipo di impasto avrete bisogno, e questo determina quanto liquido va con quella particolare ricetta. Se c’è troppo poca proteina, allora c’è bisogno di integrare meno acqua che se combinata in modo più adeguato.
Acquistare la prima farina sul ripiano di un supermercato non è sufficiente, ma lo stesso discorso vale anche per i pizzaioli di professione.
Ogni farina possiede proprietà e pregi differenti, come ci viene ricordato anche sul sito Esaustivo.it. Esse si sposano con determinate determinate, per risultare del tutto inadatte ad altre. Per essere certi dell’acquisto della farina giusta si dovranno valutare tutta una serie di caratteristiche come tipologie di grano, forza e contenuto di proteine.
Vediamo quali sono le migliori farine per la pizza.
CARATTERISTICHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI FARINE
Farine per la pizza
FARINA TIPO 0: la farina di tipo “0” è ricca di glutine e molto indicata per l’impasto del pane tradizionale. Essa è più grossolana e meno fine della farina “00”. Ha una consistenza più grossolana della “00” o della spelta pesante che si trova tipicamente nei negozi di alimentari; questo tipo di farina produrrà un impasto più elastico, il che la rende la scelta perfetta se volete un prodotto finito più arioso con un alto potere di lievitazione!
FARINA TIPO 00: essa è la farina di uso più comune in cucina, nonché la più venduta. La sua fine granulazione deriva dalla lavorazione a cui sono sottoposte le parti più interne dei semi di grano teneri. Durante questo processo di lavorazione però vengono eliminati tutta una serie di nutrienti come i sali minerali, le fibre e le vitamine contenuti nel grano. Il risultato è una farina che, malgrado la semplicità di utilizzo, è priva dei nutrienti essenziali. Ciò comporta che sia più ricca di zuccheri e meno digeribile di altri tipi di farina.
FARINA TIPO 1: questo tipo di farina ha al suo interno un’alta concentrazione di germe di grano e crusca, utili all’organismo. La sua consistenza si sposa perfettamente con la preparazione di pizze, dolci da forno e pane.
FARINA TIPO 2: questa tipologia di farina la rende un prodotto semi-integrale dovuto ad una macinazione più grossolana, ad alto contenuto di fibre. Rispetto alla farina totalmente integrale la sua consistenza permette una più semplice lavorazione, ma la lievitazione dell’impasto avverrà molto più lentamente rispetto ad una farina tradizionale di tipo 00 e 0. La farina di tipo 2 viene comunemente impiegata nella preparazione di pizza, pane e dolci da forno.
FARINA INTEGRALE: la lavorazione di questa farina risulta essere più difficoltosa rispetto alle altre tipologie analizzate finora, ma il suo contenuto di nutrienti essenziali rimane il più alto grazie alla macinazione per intero del grano. La sua consistenza al tatto si presenta granulosa, mentre la sua lavorazione richiede una mano esperta, ma tuttavia è possibile acquistare il prodotto macinato a pietra, per consentire una maggiore lavorazione casalinga dell’impasto, ideale anche per la preparazione delle pizze.
FORZA DELLE FARINE
Le farine vengono classificate in base alla forza, calcolata in “W“. La “W” è un’unità di misura che indica la capacità di:
- assorbire i liquidi durante il processo di lavorazione dell’impasto
- trattenere l’anidride carbonica utile alla lievitazione. Tale capacità dipende dalla presenza di glutine nella farina stessa.
Le diverse farine si dividono quindi in forti e deboli, dalle più forti fino a un valore riportato in etichetta di 500 W, alle più deboli da 130 W.
FARINE DEBOLI: esse raggiungono i 170 W e assorbono circa il 50% dei liquidi durante il processo di impasto. Sono indicate soprattutto per la preparazione dei biscotti.
FARINE MEDIE: queste tipologie di farine raggiungono i 180 W fino a 260 W, assorbendo il 65% dei liquidi durante l’impasto, associate alla preparazione dei panini.
FARINE FORTI: esse raggiungono una capacità fra i 270 e i 350 W, assorbendo in media il 70% dei liquidi durante il processo di impasto. Esse risultano quindi ideali per la preparazione delle pizze, soprattutto la farina di Manitoba, che con la sua capacità di assorbimento di liquidi del 90% compensa quello delle farine più deboli.
FARINE MOLTO FORTI: queste farine oltrepassano i 350 W, assorbendo il 90% dei liquidi durante il processo di lavorazione dell’impasto. Sono impiegate soprattutto in pasticceria per dolci come i panettoni e i pandori.
MISURAZIONE DELLE CENERI DELLE FARINE: ogni farina riporta in etichette il proprio contenuto di sali minerali intatti dopo la lavorazione di macinazione. Le ceneri rappresentano l’unità di misura della raffinazione della farina stessa, più il loro apporto risulterà basso maggiore sarà la raffinazione subita. Allo stesso modo saranno riportate in etichetta anche i valori delle proteine delle diverse farine, corrispondenti alla Gliadina e alla glutenina.