La carta delle acque. Vini dolci e morbidi con cibi tendenzialmente grassi e succulenti, vini duri con cibi sapidi e acidi. Questi sono solamente due degli abbinamenti tra cibo e vino. Ne esistono una infinità! Potrebbe sembrare tutto semplice (o quasi) per quanto riguarda l’abbinamento ad una specifica pietanza di un vino ma, se dovessimo abbinare ad un piatto una precisa acqua minerale? Pazzia? No! Niente di più attuale! Abbiamo chiesto al dott. Vito Casamassima, sommelier delle acque minerali e promotore del progetto food Gnamit maggiori chiarimenti a riguardo.
un’idea interessante è quella di abbinare i piatti a diversi tipi di acqua minerale. Un buon punto di partenza potrebbe essere un’insalata verde, che fornisce il contrasto perfetto tra le sue foglie succose e le verdure croccanti, oltre a completare alcune qualità che si trovano in acque come quelle di Evian o Badoit – tali sapori saporiti possono non essere adatti al palato di tutti, ma sicuramente fanno un abbinamento piacevole!
Le tendenze gastronomiche sono sempre in aggiornamento: in cucina, nei processi tecnologici alimentari e soprattutto sulle tavole dei ristoranti. La spietata concorrenza di piccole fette di mercato porta alla ricerca, alla creatività e a nuovi orizzonti. Guai se non fosse così!
Le esigenze del consumatore mutano in fretta e la ristorazione affina la sua offerta personalizzandola in base alle aspettative dei suoi clienti.
Nel frenetico settore alimentare di oggi, i ristoranti sono stati costretti a evolversi continuamente per soddisfare le richieste dei clienti. Lievi modifiche e aggiustamenti possono andare un lungo cammino verso la conservazione dei clienti fedeli e attrarre nuovi clienti attraverso offerte di prova o offerte buy one get two free.
Al ristornate siamo abituati, dopo aver ordinato le specialità dello chef, a scegliere il calice di vino che accompagnerà la nostra degustazione spesso, sotto il consiglio del cameriere oppure attraverso la carta dei vini. Un vino può esaltare non solo l’esperienza gustativa al ristorante ma, può anche migliorare le percezioni sensoriali di un piatto. Allo stesso modo, ci spiega l’idrosommelier Vito Casamassima, anche l’acqua minerale può caratterizzare meglio qualsiasi esperienza gustativa.
La carta delle acque
L’acqua non è solamente frizzante o piatta ma anche salata, dolce, amara, persistente, leggera, fine e chi più ne ha più ne metta! L’acqua minerale è un mondo complesso di sensazioni gustative e tattili capace di esaltare o non una pietanza. E dunque come per il vino, ad ogni piatto la sua acqua minerale! Alcuni ristoratori italiani di sale ricevimento e locali gourmet hanno già aderito alla creazione di una carta delle acque, sotto il consiglio del sommelier delle acque minerali Vito Casamassima. La carta delle acque è una sorta di menù in cui sono proposte diverse acque minerali, una breve descrizione e le diverse pietanza in cui ciascuna acqua può aumentarne le qualità organolettiche.
Il progetto
Il progetto della carta delle acque in realtà è tutt’altro che nuovo. Nel mondo i diversi idrosommelier da diversi anni stanno proponendo insieme alla carta delle acque anche un vero e proprio percorso educazionale all’assaggio dell’acqua minerali. I consumatori e i ristoratori sono sempre più confusi dai messaggi pubblicitari di marketing che spesso condizionano non solo il mercato ma anche il nostro benessere. “La redazione di una carta delle acque al ristorante dovrebbe essere prioritaria quanto lo stesso menù delle pietanze. Una buona educazione all’assaggio diventa elemento imprescindibile per riconoscere non solo la qualità di un alimento ma anche le proprie esigenze organolettiche.” Così afferma il dottor Casamassima. Nello specifico, una maggiore consapevolezza sulle acque minerali ci permetterebbe di districarci in questo complesso e vasto mondo, permettendoci di idratarci ma anche di bere acqua con gusto!