Vorresti aprire un bar nella tua città ma non sai da dove partire? In questa guida su come aprire un bar ti spiego che cosa ti serve, quanto costa e dove reperire finanziamenti per l’investimento iniziale.
Scegliere il locale per il tuo Bar
Aprire un bar in centro città, dove passano centinaia di persone al giorno non è indice di sicuro successo.
Quello che conta quindi, è quello che tu vuoi realizzare. Ci sono tanti bar in periferia che hanno successo perché sanno trarre vantaggio dai punti positivi del loro locale:
- Dispongono di un ampia zona parcheggio;
- Permettono di rilassarsi
In centro solitamente non hai bisogno di troppo spazio. E’ sufficiente che sia possibile consumare una colazione o un drink velocemente. Se invece apri in periferia, devi avere un posto dove sedersi, rilassarsi, ascoltare buona musica.
L’arredamento
L’arredamento, i colori, gli accostamenti, sono importantissimi. Un arredamento sobrio, elegante attirerà soprattutto lavoratori.
Un arredamento più colorato attirerà giovani e famiglie. Prediligi un accostamento di due colori, uno più sgargiante e uno neutro.
Il business plan di un Bar
Prima di iniziare, segna quali sono i costi, i finanziamenti, il tuo budget, i costi del commercialista e delle tasse.
Ricorda che hai bisogno di tutti i permessi per l’apertura di un pubblico esercizio che somministra cibi e bevande. Devi avere determinati requisiti e specifiche licenze e permessi.
Non pensare che i guadagni arriveranno subito. Cerca di mettere al primo posto il tuo locale, i tuoi clienti. Accetta critiche e consigli. Un bar di successo infatti deve:
- Avere un’ottima qualità di cibo e bevande;
- Garantire un servizio veloce e puntuale;
- Avere del personale sorridente.
E’ necessario conoscere il settore. Si tratta di cose anche banali, ad esempio:
- Capire quali sono i momenti con più clienti;
- Conoscere i fornitori;
- Fare un calcolo relativo alle scorte;
- Conoscere i prodotti di migliore qualità.
Questi e tanti altri sono gli aspetti della gestione di un bar o di un ristorante. La cosa migliore da fare quindi è fare gavetta giusto il tempo per capire come funzionano gli aspetti principali.
Permessi e licenze
- Devi verificare che il locale sia in regola con i requisiti urbanistici con un bravo geometra che si occuperà di presentare la SCIA al Comune (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
- Ottenere l’attestato HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points – Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo). Di solito il corso dura sulle 15 ore e costa dai 50 ai 100 euro.
Devi quindi possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
- Hai frequentato un corso commercio alimentare riconosciuto dalla Regione;
- Possiedi un titolo di studio settoriale;
- Negli ultimi cinque anni, hai lavorato per due anni, come dipendente o in proprio, in aziende del settore alimentare;
- Sei stato iscritto al registro esercenti il commercio (REC);
- Se apri il bar in società, i requisiti deve possederli almeno il rappresentante legale.
I documenti attestanti questi requisiti, dovrai autocertificarli e tenerli sempre disponibili. Presso la Camera di Commercio trovi i vari modelli di autocertificazione.
I costi per l’apertura del tuo Bar
Vediamo un elenco per farti un’idea generale delle spese:
Per un locale in affitto di medie dimensioni ci sono 500 euro al mese.
Arredamento: 2.000 euro;
Attrezzatura: 1.500 euro;
Utensileria (bicchieri, tazzine, piattini…): 500 euro;
Materie prime per iniziare: 1.000 euro.
Commercialista: 1.000/1.500 euro l’anno;
INPS: 3.000 euro l’anno.
In totale, occorrono quindi almeno 10.000 euro.Il costo però può aumentare in base alla città. Il costo dell’affitto infatti, è stato stimato sui 500 euro al mese, per un bar di medie dimensioni (50 mq). Se parliamo di un bar aperto nel centro di Milano, potresti dover pagare 5.000 euro al mese.
Il franchising
Il franchising rappresenta un’interessante opportunità. Una grande azienda ti permette di usare il suo nome e ti aiuta nell’apertura.
Alcuni franchising creano tutto il bar, secondo il loro modello di business e te lo consegnano.
Tieni però presente che poi dovrai pagare parte dei tuoi guadagni all’ azienda che ti concede il franchising. Tu paghi delle commissioni a questo marchio, sia quando apri, che per tutta la durata del contratto di franchising.
Tuttavia il franchising non ti garantisce una buona uscita. Il successo dipende dalle tue strategie e capacità di gestione.
Finanziamenti
Se stai cercando finanziamenti devi assolutamente seguire il Ministero dello Sviluppo. È l’organo statale che decide quali sono i fondi da dedicare a settori, progetti, aree nazionali, a giovani e non, a progetti imprenditoriali femminili o ad altre categorie che necessitano di un incentivo.
I finanziamenti di solito sono:
A fondo perduto, quando una parte del finanziamento la devi restituire allo Stato, con un tasso moto basso rispetto ad una banca.
Per sapere se per il tuo progetto ci sono prestiti di questo tipo, controlla costantemente il sito di Invitalia, l’Agenzia che si occupa della concessione di incentivi e finanziamenti.
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